Elezioni Europee. Gianni Pittella a Grottaglie con Falanto
L’eurodeputato del Pd, candidato al Parlamento di Strasburgo, incontrerà le forze vitali della città per illustrare il proprio progetto.
Costruire un solido legame tra Bruxelles, sempre più centrale nella vita dei cittadini europei, e il territorio, di cui Grottaglie è un diamante grezzo, pieno di potenzialità, eppure ancora lontano dal brillare.
Nasce per questo la visita di Gianni Pittella, vicepresidente vicario del Parlamento europeo e candidato del Pd nella circoscrizione Sud, che incontra oggi a Grottaglie imprenditori, professionisti e forze vitali della città, guidati da Fabio Tambone ed Aldo Giretti sotto il cappello dell'organizzazione Falanto (www.falanto.com) che vuole porre a servizio la propria esperienza per mettere in contatto costante e privilegiato i luoghi delle decisioni, come le istituzioni europee dove Pittella siederà, con chi governa il territorio.
L’eurodeputato rilancerà dalla Città delle Ceramiche il suo progetto per un Meridione più forte, che passa in primo luogo da un filo diretto con il Pd locale.
Una lacuna che esiste, e che al momento impedisce di sfruttare tutte le opportunità che l’Europa offre.
Gianni Pittella potrà dare da Bruxelles un sostegno concreto per il rilancio del territorio: sviluppo del comparto dell’aerospazio (passano dall’Europa i milioni di euro a disposizione di Horizon 2020, indispensabili per incentivare lo sviluppo della piattaforma cargo dell’aeroporto Arlotta già iniziato da AdP e Regione Puglia e per favorire nuovi investimenti e rafforzare quelli già presenti); crescita di un turismo green ed enogastronomico (misure e bandi per ristrutturazioni d’immobili storici e masserie); messa in contatto dell’appena nato consorzio delle ceramiche artistiche con i flussi della nuova mobilità comunitaria.
Ciò è possibile, ma necessita una migliore interlocuzione del territorio, di cui oggi parlerà l’eurodeputato Pittella, presentando i dettagli del progetto e le nuove risorse umane e politiche a disposizione di un dialogo costruttivo e proficuo tra il Parlamento di Strasburgo e la Commissione di Bruxelles da un lato, e la società civile dall'altro.
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